La legge n. 96 del 21 giugno 2017 introduce una nuova regolazione di riferimento per il 2017 in tema di lavoro occasionale.
L’urgenza di regolare il lavoro occasionale è derivata a seguito dell’abrogazione intervenuta con la l. n. 25 del 2017 che ha abrogato i voucher.
Ora è possibile acquisire prestazioni di lavoro occasionale con il limite, per ciascun prestatore, di un compenso complessivamente non superiore a 5.000 euro (se con più utilizzatori) o 2.500 con il medesimo utilizzatore.
Ci sono però alcuni casi in cui i limiti sul lavoro occasionale sopra indicati subiscono delle deroghe. Così, in particolare, si considerano solo al 75% i compensi prestati da titolari di pensione, giovani studenti con età fino a 25 anni, persone disoccupate e percettori di disoccupazione o cassa integrazione.
È vietato inoltre il lavoro occasionale nei sei mesi successivi alla cessazione di un rapporto di lavoro con il medesimo datore di lavoro. È fatto obbligo per entrambe le parti del lavoro occasionale di registrarsi su apposita piattaforma on line dell’INPS.
I privati e le famiglie potranno acquistare on line o presso le poste un “libretto famiglia” da utilizzare per pagare le prestazioni di lavoro occasionale.
Per le imprese che si intendono avvalere del lavoro occasionale, invece, i limiti sono più stringenti.
Anzitutto non possono avvalersene le imprese con più di 5 lavoratori dipendenti e, comunque, nel settore agricolo e negli appalti.