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Assorbimento del superminimo: quali regole?

Assorbimento del superminimo, cerchiamo di capire quando è possibile e quali sono le regole.

Una sentenza del tribunale di Roma del 16 maggio 2019, la numero 996, offre lo spunto per affrontare brevemente il tema dell’assorbimento del superminimo (ovvero l’assorbibilità dello stesso). È principio generale costantemente affermato in giurisprudenza che costituisce regola generale quella dell’assorbimento del superminimo, fatte salve soltanto diverse previsioni contrattuali, collettive o individuali.

Nel caso di specie il Tribunale ha affermato che è a carico del lavoratore l’onere di provare la sussistenza di presupposti per eventuali deroghe al principio dell’assorbimento, in base al quale l’eccedenza retributiva rispetto ai minimi tabellari, individualmente pattuita tra datore di lavoro e lavoratore, in caso di riconoscimento del diritto del lavoratore a superiore qualifica è assorbita dai miglioramenti retributivi previsti per la qualifica superiore a meno che le parti abbiano convenuto diversamente.

La prova sul non assorbimento del superminimo può essere data anche per presunzioni, come nell’ipotesi in cui la si possa desumere nei fatti, come nel caso in cui il datore di lavoro non l’abbia mai assorbito.

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